Premessa: non è facile scegliere le città in Italia dove si mangia meglio, perché tutte le regioni vantano una cucina unica e dai sapori speciali. Ma è anche vero che ci sono delle destinazioni entrate nell’immaginario collettivo per il contributo che hanno dato alla cucina italiana, anche agli occhi del mondo. Così, da Napoli a Bologna, dalla pizza alle tagliatelle fatte rigorosamente a mano con il ragù, ecco le 5 mete enogastronomiche imperdibili in Italia.
Napoli
Napoli è famosa in tutto il mondo per la sua cucina: sarebbe un errore affermare il contrario. Venire qui vuol dire rimanere inebriati dai profumi e dagli odori del cibo tipico di strada, come la pizza a portafoglio o la pizza fritta. Del resto, la pizza stessa è una delle specialità più famose di Napoli. Ma c’è molto di più da provare, come la pasta e patate, le mozzarelle in carrozza. Un tripudio di sapori indimenticabili.
Diversi sono poi i dolci da poter provare, come la sfogliatella, un dolce a forma di conchiglia fatto di pasta sfoglia croccante ripiena di crema di ricotta e frutta candita. O ancora le famosissime zeppole, prelibatezza dolce popolare durante le festività, ripiene di crema pasticcera o di ricotta. Per fortuna, non mancano anche vini d’eccezione ad accompagnare i pasti, come un bel Falanghina, ideale per il pesce, o Piedirosso passito.
Bologna
Bologna è un vero e proprio paradiso per gli amanti del cibo. Con una tradizione culinaria secolare, si è contraddistinta per piatti tradizionali che soddisfano anche i palati più esigenti. Da dove partire per descrivere le bontà del territorio? Da uno dei piatti più amati per eccellenza, ovvero le tagliatelle al ragù, condite con un sugo che cuoce per ore e a cui – come ricetta prevede – viene aggiunto il latte al termine della cottura.
Ovviamente, ci sono molti altri primi piatti, come tortellini serviti in brodo caldo, oppure tortelloni farciti con zucca o spinaci e ricotta, conditi rigorosamente con burro fuso e salvia per esaltare il ripieno. In alternativa, tutte le trattorie li offrono anche al ragù. Un secondo da non perdere, però, è la cotoletta petroniana, impanata, fritta e ripassata in forno, con prosciutto crudo e grana, una cremina irresistibile. Da bere? Rigorosamente i vini dei Colli Bolognesi.
Rimini
Sì, siamo sempre in Emilia Romagna, ma non facciamo l’errore di credere che la cucina di Bologna e Rimini siano praticamente le stesse. Qui siamo al mare, e l’offerta si amplia in modo incredibile. Nondimeno, ci sono molti turisti che soggiornano nelle vicinanze di Rimini, come in un hotel a Misano Adriatico 3 stelle, per non perdere la possibilità di fare un giro in pista e di assaggiare la cucina tipica romagnola, tra street food e pesce fresco di prima qualità.
I piatti tradizionali da mangiare a Rimini, meta ideale anche da visitare, sono diversi: lo street food è un must, come piadine e cassoni, così come i salumi di mora romagnola, assolutamente da provare. Per una cena di pesce suggeriamo la polenta con le vongole e i passatelli in ragù di pesce: spaziali. Ma anche il fritto misto o la grigliata mista dell’Adriatico si contendono il primato di piatti più buoni. Da bere? Rigorosamente Sangiovese durante una cena di carne; oppure, per il pesce, un vino Colli di Rimini DOC bianco.
Catania
Non poteva proprio mancare Catania in questa lista, in virtù delle specialità che offre. Sapori unici e autentici, tradizione culinaria con influenze arabe e mediterranee: non manca nulla, dalla cucina di pesce fino allo street food, che qui trova la sua massima espressione, in realtà. Molti sono i piatti tipici: iniziamo il viaggio culinario dagli arancini ripieni con ragù e fontina, oppure al burro o ancora al pistacchio.
La rosticceria catanese è molto variegata: cipolline, bombe fritte o al forno, bolognesi, pizzette e tanto altro deliziano il palato. Tra i piatti tipici è impossibile non provare la pasta alla norma, la pasta al pistacchio, la grigliata di cavallo (con polpette, spiedini, salsiccia e carne). Ottime anche le proposte di pesce: un grande classico è la pepata di cozze, le polpette con la neonata, disponibili solo in determinati periodi dell’anno, e il crudo, visto che stiamo pur sempre parlando di una città di mare. Per quanto riguarda il vino, invece, quello più famoso del territorio catanese è l’Etna DOC, disponibile in tre versioni, ovvero bianco, rosso e rosato.